Originario di Reggio Calabria, il Maestro Domenicantonio Carbone è a Roma dal 1957 e gestisce l'omonima sartoria con suo figlio Giuseppe. Li incontro nel loro negozio romano con vetrine su Via Leone IX, 65/67 di fronte ai Musei Vaticani. Il padre è molto felice di mostrarmi la sua attività e mi racconta di essere stato tra i primi a fare un defilè in strada a Roma negli anni ’80, quando la sartoria subiva la concorrenza di una confezione all’epoca sempre più forte. Consapevole della necessità assoluta di tramandare l’arte sartoriale ai giovani, il maestro si sta facendo promotore di un progetto che invogli le nuove generazioni ad iniziare l’apprendistato in sartoria, con l’appoggio, non sempre decisivo, delle isituzioni e delle associazioni di categoria.
Durante la visita intravedo qualche dettaglio stilistico non proprio affine al mio gusto: un esempio è una giacca monopetto con occhielli su entrambe le lance del petto e ricamati con i colori della bandiera italiana, frutto di una ricerca condotta dai Carbone per innovare la propria offerta stilistica. Giuseppe, seconda generazione, mi racconta dei suoi studi sulla giacca romana d’epoca, il cui auge sarebbe stato toccato negli anni ‘50 con forme rotonde, poca spallina e solo il secondo “cuneo” (qui chiamano così le riprese sul davanti) che finiva all’altezza della tasca. Oggi la loro giacca presenta il secondo cuneo fino al fondo e la loro firma è un taschino a barchetta “rivisitato” perché curvo solo nella parte alta, passando da 2,7 a 3,6 cm. Non presenta, inoltre, spalle rotonde perché le preferisce ‘giuste’ e ha generalmente un giromanica di tipo chiuso. Di sicuro il primo prezzo, fissato ad €1500 è interessante.
Bespoke hugs,
Fabio