Come qualche lettore ricorderà, qualche mese fa, presso la sartoria A. Caraceni, ho scelto un tessuto gessato Super 110’s di Vitale Barberis Canonico. Pochi giorni fa sono tornato in Via Fatebenefratelli per la prima prova dell’abito doppiopetto. Mi ritrovo nella hall of fame con Carlo e suo figlio Massimiliano e non posso che essere positivamente colpito dall’attenzione, la professionalità e qualità oltre che quantità di modifiche che apportano al mio abito.
Il pantalone riportava una pince troppo avanzata (troppo verso il fintone) che sfioccava un po’ troppo, quindi è stata tolta l’imbastitura e segnata con il gesso la nuova posizione, più vicina alla tasca. La piega dei pantaloni tendeva ad alzarsi solo all’altezza della cucitura esterna per la mia conformazione del bacino, quindi il pantalone è stato scucito sotto il cinturino all’altezza della cucitura esterna, per farla “scendere”: il risultato è stato immediatamente visibile, con la piega dei pantaloni che stavolta copriva perfettamente la scarpa.
Come in ogni prima prova che si rispetti, inoltre, c’è stato il momento poetico dello strappo del collo imbastito per controllare l’accollatura (si veda la foto in basso) ed è stato segnato il lato basso, che nel mio caso è a destra. La misura della spalla è stata impostata in perfetto stile A. Caraceni, con una morbidezza e comodità maggiori rispetto al solito. La cartina di tornasole che testimonia la comodità del loro giromanica è data da un test molto semplice: mentre si indossa la giacca, mettendo la mano all’interno del giromanica con il palmo rivolto verso la giacca e non verso il corpo, se la mano passa e riesce a chiudersi come per fare il gesto del saluto, racchiudendo la manica e i davanti, allora quel giromanica è appropriato. “In gergo diciamo che la mano deve fare ‘ciao’ ” – mi spiega il Maestro Carlo Andreacchio.
Da A. Caraceni, infine, lavorano anche le spalline per ogni singolo cliente, in modo che assumano una forma anatomica. Le mie, ad esempio, saranno lavorate, ovviamente a mano, con una sorta di “fosso” in corrispondenza dell’osso sporgente della mia spalla. E il punto esatto in cui batte l’osso è segnato con il gesso sulla giacca stessa (vd. foto). Questo è tutto per la prima prova. A presto con le foto della seconda.
Bespoke hugs,
Fabio
