Risale a qualche mese fa la nostra visita alla sede storica della Mantero, sita alla Via Volta di Como, presso le mura medievali del borgo cittadino. Visita tempestiva, considerato che di lì a pochi giorni l’azienda si è trasferita a Grandate, sede della stamperia interna oggi trasformata in quartier generale. L’azienda, fondata nel 1902 da Riccardo Mantero, è leader nella produzione serica ed è verticalmente integrata, dalla produzione dei tessuti al prodotto finito, con una gamma di clientela che e’ storicamente concentrata nelle principali maison del lusso e che comunque non trascura gli operatori del fast fashion.
Il nostro tour inizia dall’archivio storico , contenente piu’ di diecimila volumi, in corso di digitalizzazione, alcuni della Mantero stessa e risalenti al 1930 e altri, che risalgono sino al 1820, acquistati presso aziende esterne. – mi spiega una responsabile. L’archivio storico e’ una fonte inesauribile di ispirazione per clienti e per l’ufficio stile interno ,soprattutto quando ci si accinge a sviluppare le nuove collezioni.
L’offerta Mantero consta di migliaia di nuovi disegni all’anno suddivisi nelle classiche stagioni primavera/estate e autunno/inverno impreziosite da uscite mensili di nuovi pacchetti e sviluppi.
Basti pensare che solamente per la cravatteria tinta in filo vengono presentati annualmente circa 7000 disegni. “L’ultima collezione presenta fondi opachi e un grande ritorno all’utilizzo del twill trentasei once” mi spiega Nicolas Porro, area manager Europa, mentre mi guida nella visita.
Tra le sale meravigliosamente arredate, che magari in futuro potrebbero diventare museo dopo il recente trasferimento di sede, incontro Franco Mantero, Amministratore Delegato dell’azienda di famiglia e figlio del Presidente Moritz Mantero. Tra campionari centenari e un’infinità di disegni ordinati sui tavoli, non posso far a meno di immaginare tutti i grandi imprenditori del settore che oggi, come decadi fa,continuano a frequentare queste stanze per scegliere i loro campionari, anticipando i gusti, la concorrenza o il mercato stesso. Oggi rispetto al passato cerchiamo di essere sempre piu’ flessibili ,di andare maggiormente incontro alle richieste di ciascun cliente lavorando sempre piu’ in esclusiva e su misura con un occhio piu’ attento ai diversi bisogni di ognuno ” – afferma Matteo Saldarini, responsabile cravatteria della Mantero. E sulla via dell’uscita, tra opere d’arte e maestosi affreschi, mi colpisce un quadro, è una foto d’epoca con un gruppo di operai del tempo,“sarà stata scattata di domenica, come dimostrano i vestiti” – mi dicono. Impossibile non notare l’attualità del vestiario degli uomini. Saranno stati gli anni ’30 e quegli operai erano impeccabilmente vestiti. Mai testimonianza più tangibile della completezza espressiva raggiunta dal classico maschile.
Bespoke hugs,
Fabio
Crediti:
Abito tre pezzi Edesim
Cravatta Nicky Milano