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    Lardini - Company Visit

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    Lardini for the upcoming collection presents a collection of full canvas jackets, so no glued parts will be inside the jackets, for a better fitting. "For decades we have made full canvas suits for other brands, now it's time to use that know-how for us as well", says Alessio Lardini, in charge of the style department inside the eponymous company. Lardini actually moved its first step in the industry as a contractor for big brands as still today this branch represents the majority of its revenues. Nearly ten years ago they decide to develop their own brand, the one with that iconic small flower on the lapel's buttonhole, which every menswear enthusiast will be familiar with. "We studied this collection working closely with our agents and Asian buyers in order to come out with rough and crisp fabrics, in line with Lardini's soul. The market accepted very well this news: "Since the very first season, the sales of the "intelato" outnumbered those of the classic line" says Alessio. 
    I visit the production chain and see all the steps needed to create a garment: from the paper model to the technical whiteboard, linked to a CAD software that creates a virtual file with all the components of that model. Five thousands are the paper models of jackets at Lardini's, counting also those for the customers (meaning the companies they work with). The production chain in nine thousands square meters of warehouse gets to create three hundred finished products every day and three thousands fabrics are cut. For volume reasons, the canvas is basted by machine, but sleeve lining and labels are stitched by hand.
    I have tried their made-to-measure service and soon will be reporting here on the blog my positive impressions about the fitting og the garments. 
    Bespoke hugs,Fabio
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    Il colosso di Filottrano quest'inverno presenta una collezione di giacche intelate, ovvero senza parti interne adesivate, per una migliore vestibilitá. "Per decenni l'abbiamo fatto per terzi, adesso utilizziamo questo know how anche per noi" mi racconta Alessio Lardini, che da ormai due anni si occupa dello stile all'interno dell'azienda di famiglia. La Lardini nasce, infatti, come terzista per grandi marchi, attivitá che tutt'oggi genera più della metà del fatturato dell'azienda; di circa (???) dieci anni fa, invece, la felice decisione la sviluppare il proprio marchio, quel celebre fiorellino all'occhiello, idea copiata da molti successivamente. "Abbiamo studiato la collezione lavorando a stretto contatto con gli agenti e con i buyer asiatici, per offrire al cliente dei tessuti ruvidi, croccanti, che rappresentassero la vera anima di lardini". E il successo di questa operazione non ha tardato a palesarsi, "Sin dalla prima stagione, le vendite dell'intelato hanno giá superato quelle del prodotto "classico" continua Lardini.
    Dal cartamodello si passa alla lavagna tecnica, collegata al software CAD, che crea una scheda tecnica virtuale, dalla quale si ottiene il cosiddetto "piazzato", ovvero lo spazio minimo in cui possono entrare le varie componenti del modello. E cinquemila sono i modelli di giacche, inclusi quelli creati per "i clienti" (le aziende per cui producono). La produzione, nei novemila metri quadri di capannone (cui presto si aggiungeranno altri seimila) arriva a creare trecento prodotti finiti al giorno e circa tremila tagliati. Ovviamente per motivi di volumi, la tela è lavorata a macchina, ma le fodere delle maniche e le etichette sono cucite a mano.
    Ho provato una loro giacca e un loro pantalone "su misura" e presto riporterò qui sul blog le mie impressioni positive circa la vestibilità dei capi Lardini. 










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       Bespoke Hugs,
    Fabio

        Ph: Andrea Adriani
    Carta da Zucchero
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