During my last trip to Naples, I had the pleasure of paying a visit to Sartoria Chiaia-Napoli located in the elegant Piazza Trieste e Trento, next to iconic landmarks like the Teatro San Carlo, Galleria Umberto I and the historic Gambrinus Café. Chiaia-Napoli was founded 45 years ago by the master trouser-maker Vincenzo Annunziata, who sold his trousers under the brand name “Cenzi”, a nickname his mother gave him as a child.
Durante il mio recente soggiorno a Napoli ho avuto il piacere di fare visita alla Sartoria Chiaia-Napoli, nell’elegante piazza Trieste e Trento, tra il Teatro San Carlo, la Galleria Umberto I e lo storico caffè Gambrinus. Questa sartoria nasce 45 anni fa nel capoluogo campano e si specializza in pantaloni, commercializzati con il marchio “Cenzi”, dal nomignolo con cui veniva chiamato il maestro pantalonaio Vincenzo Annunziata, papà di Gennaro.
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Gennaro Annunziata, son of Vincenzo, is an outlier in the industry. Born in 1987 and falling well below the average age of most Italian tailors, Gennaro is representative of what I like to call a new generation of gentleman-entrepreneurs. In 2007, after studying pattern-making at the Isabella d’Este Institute of Ischia, he joined his family business and revolutionized it: he expanded the family’s production beyond pants to include jackets, shirts and eventually ties and other accessories. Today at 25 years old and displaying taste and refinement beyond his years, he tells me, with a pinch of justified pride, that he is among the youngest tailors in Italy. His taste and talent are palpable even from a cursory view of the products available in his shop: there is a minimal representation of mundane shades of blue and grey while more attention is paid to fabrics displaying bright colours with a fresh, young and contemporary feel.
In netta controtendenza rispetto ad un settore apparentemente popolato da soli artigiani di terza età, Gennaro, classe ’87, è un degno rappresentante di quella che oggi definirei una nuova generazione di sarti-imprenditori e gentiluomini. Nel 2007, dopo aver frequentato la Scuola di modellistica “Isabella d’Este” di Ischia, entra nell’azienda di famiglia e la rivoluziona: ai pantaloni aggiunge la giacca e la camicia, completando il total look anche con cravatte ed accessori. Oggi, venticinque anni d’età ed un gusto raffinato, con un pizzico di comprensibile orgoglio mi dice che è tra i più giovani sarti d’Italia e il talento è palese quando poggio lo sguardo su alcune creazioni del suo laboratorio: poco spazio ai soliti blu e grigi o alle grisaglie e grande attenzione ai tessuti, con colori vivi, un gusto fresco, giovane e al passo coi tempi.
Ph. Credits: A&H MagazineGennaro boasts a modern sartorial concept: “My goal is to modernize the tailor’s shop to meet the taste of the young gentleman while staying true to the bespoke world . . . but modernizing it.” The Chiaia-Napoli suit is produced in its entirety on location, that is, neither the blazer production nor the trouser production is outsourced. His designs are faithful to the Neapolitan tailoring tradition, but have character and are surprisingly innovative in terms of style and silhouette. Thanks to Gennaro’s unique mix of passion and young talent, Chiaia-Napoli has clients from all over the world: Monte Carlo, Athens, Hong Kong and Dubai, the list goes on! Gennaro even plans to launch a ready-to-wear suit collection.
Gennaro mi parla di un "moderno concetto sartoriale": “Il mio obiettivo è svecchiare la sartoria per andare incontro al gusto del giovane di oggi, educato al su misura, ma al passo con i tempi”. L’abito Chiaia-Napoli nasce completamente in sartoria, sia la giacca che il pantalone vengono realizzati senza esternalizzare nulla. Il suo abito ha carattere, è fedele ai canoni della sartoria napoletana quanto alla struttura, ma sorprendentemente innovativo quanto ai dettagli, alle forme e al gusto. Grazie a questo mix di passione e giovane talento, oggi Chiaia-Napoli vanta clienti a Monte Carlo, Atene, Hong Kong e Dubai ed ha in cantiere una collezione di abiti pronti in taglia.
Alfonso and GennaroGennaro has a penchant for experimenting on his suits and playing with his creations, “that day I felt particulaly inspired,” he says as he shows me a lapel that came out more curved than another. He indicates another jacket that includes a straighter lapel with a sharper peak than usual, a sleeve that is less “a mappina” than another, but also a rounder end of a jacket to match the rounded flap of a pocket. The details of all his jackets are one of a kind, because they are all hand-cut. Gennaro’s blazers sport captivating, sexy lapels and because of their limited canvas lining, they are also slim, soft and lightweight. The Annunziata shoulder is concave and the patch pockets are unique because they are rounded and hand-cut, though not as extreme as the “a pignata” pocket cut. The sleeve is sewn under the shoulder, with few wrinkles, with 11cm-wide lapels, a very high collar, only two buttons on the suit’s sleeve and sometimes only one for more casual blazers.
Il giovane Gennaro è propenso a sperimentare sui suoi abiti e giocare con le sue creazioni, “quel giorno ero particolarmente ispirato” - mi dice - mostrandomi un revers più bombato rispetto ad un altro più dritto, una lancia più appuntita, una manica a camicia meno arricciata, ma anche il fondo stondato di una giacca per richiamare la linea più curva della pattina di una tasca.I dettagli delle sue giacche sono ognuno diverso dall’altro, perché tagliati a mano libera, senza modelli. La giacca è asciutta, leggera, morbida perché poco intelata, sfoggia revers importanti, accattivanti, “sexy”. La spalla è "squarciata", mentre la tasca a toppa è peculiare perché arrotondata e disegnata a mano, non estremizzata quanto la tasca a pignata. La manica, invece, è poco rullata e leggermente a mappina, i revers di 11 cm di ampiezza. Il collo è molto alto e solo due bottoni sono cuciti sulla manica per la giacca da abito ed uno solo per lo spezzato e per la giacca sportiva.
As I look at the inside of a half-lined solaro jacket, I see a lining made of paisley-patterned silk and an inner patch pocket made from a matching piece of silk - I begin to understand the value of Gennaro’s research. You can perceive something new in his products, something elegant, with ever-changing details that are ultimately determined by the customer’s personal taste. Despite Gennaro’s modern spin, though, his blazers are firmly rooted in the basic structure of the classic sartorial tradition. In places like this, geometry doesn’t have a say - passion and taste take over because the Italian style is something that can’t be taught at school.
Vedo l’interno di una giacca in solaro semi-foderato con seta di cravatta dal motivo cachemire, una tasca interna applicata, fatta con la stessa seta della fodera e capisco che c’è ricerca, si respira aria di nuovo, di un’eleganza in cui i dettagli sono sempre diversi ed a discrezione del cliente, mentre la struttura della giacca non cambia, è il sarto che la sceglie. In realtà artiginali come queste, la geometria ha poca voce in capitolo, sono passione e gusto che la fanno da padrona, in nome di un’armonia figlia di uno stile italiano che non si apprende in nessuna scuola.
In the Sartoria
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Bespoke Hugs,Fabio
Ph. & Translation Credits: The Rome(ing) Shutter
A Conversation with... Gennaro Annunziata
28 June 2013