Originario di Volta Mantovana, Franco Bompieri è il titolare della più prestigiosa barbieria di Milano. Ottanta primavere e una vita piena di amici, successi e amore per il suo lavoro. A nove anni inizia a lavorare in un negozio della sua cittadina, presso la bottega di Bruno Peverada. A quindici è già in partenza per Milano, “Avevo cinquemila lire in tasca e il padrone mi chiese i ferri del mestiere” – mi racconta con l’occhio sognante - “e le spesi quasi tutte per l’abbonamento al tram e per comprare gli arnesi da Preattoni”. Dopo qualche anno va a lavorare a Lambrate, in Via Bassini 44, nella “barbieria degli spazzini di Milano” e a Natale dello stesso anno approda alla Kasba, in zona Via Marco D’Oggiono. Tre anni esaltanti per lui, a contatto con una clientela particolare. “C’erano clienti che, non avendo disponibilità, usavano solo colletti, petti e polsini, perché non potevano permettersi un’intera camicia.” Franco, però, era ambizioso e così viene a sapere che si è liberato un posto all’Hotel Continental di Via Manzoni. “C’era la porta girevole, non l’avevo mai vista prima di allora”, ma è troppo giovane per una clientela di quel livello. Lo scartano. Ci aveva riposto tante speranze in quel lavoro ed esprime la sua rabbia in dialetto mantovano. “Un amico del titolare era delle mie parti, riconobbe il mio accento e mi fece assumere” - continua Bompieri. Con il Continental, Franco si affaccia sulla Milano benestante, “dei veri signori” e inizia una nuova era per il giovane e ambizioso mantovano.
La vera svolta, però, è negli anni ’50, quando inizia a lavorare nella storica barberia Colla di via Gerolamo Morone, fondata nel 1904 da Dino Colla. Entra come dipendente e in pochi anni diventa socio e poi titolare. “I miei clienti mi hanno aiutato anche finanziariamente perché mi volevano bene” – mi racconta. Il suo segreto? “L’onestà, ma sono un uomo fortunato perché ho avuto tanto dalla vita” – afferma seduto su una delle sue sedie ottuagenarie che hanno ospitato i più grandi personaggi italiani della politica, dell’arte e dello spettacolo. Mi racconta della sua amicizia con Marcello Mastroianni, Vittorio de Sica, Romolo Valli e Luchino Visconti. “Gli andavo a tagliare i capelli a casa, quando non poteva venire qui” – rammenta sorridendo al pensiero del grande regista. E la verità è che gran parte dei suoi clienti, poi, sono diventati suoi amici, come testimoniano le foto che tappezzano le mura del suo salone. Franco Bompieri è anche scrittore, con ben nove romanzi all’attivo, “La mia università sono stati i miei clienti” - mi dice con un pizzico di comprensibile compiacimento. Tra le opere, c’è “il vangelo del capello”, da lui scritto rigorosamente a mano e trascritto al pc da sua moglie. Dopotutto, se tante personalità negli anni si sono “tagliate” qui, un motivo ci sarà; “i migliori vanno sempre coi migliori, caro mio” - ammonisce con l’occhiolino.
Da Colla la cura della barba e del capello è un’arte. Si taglia rigorosamente con pettine e forbici, bruciando le punte con una candela per rafforzare il busto del capello. Segue massaggio con lozione a base di zolfo in caso di cute grassao con olio naturale in caso di cute secca. E dopo lo shampoo fatto con i loro prodotti artigianali, usano la loro esclusiva lozione di capsico e mentolo per riattivare la circolazione del sangue. Utilizzano ben sei salviette per ogni clientee d’estate non usano il phon, perché “è un veleno per i capelli”, per usare le parole di Franco. A continuare il business paterno oggi è la figlia Francesca. “Abbiamo creato una linea di prodotti partendo da quelli che abbiamo sempre usato in questa barbieria” – mi spiega. Ricette originali del 1924 e alcune ancora segrete, come quella della lozione al capsico e mentolo; “mio padre non voleva svelarla neanche a me” - mi confessa. Sei linee di shampoo, tra cui spicca quello alla mandorla(da provare) e quello all’uovo e rhum, che è una loro chicca; la gamma continua con dopobarba al mallo di albicocca, pennelli in pelo di maiale e saponi da barba in crema all’olio di mandorla. E’ l’ora del pranzo, i fedeli lavoranti vanno via insieme a mister Bompieri, uno degli ultimi re di una vecchia Italia, quella buona; l’Italia dei veri gentiluomini, sia di veste che di pensiero. Un’Italia da preservare attivamente e non a mo’ di cimelio.
Burning the tip of the hair with a candle to save keratin - Bruciatura della punta dei capelli con candela per conservare la cheratina
Mr Franco BompieriMr Gianni DonzelliMr Beppe Fazzio
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Bespoke Hugs, Fabio
Ph: Enrico Magri