Una deliziosa intervista con Umberto Angeloni, Presidente e CEO della Caruso spa. Gustando pregiati salumi e formaggi emiliani, abbiamo parlato di sartoria, di Made in Italy e di storia dell’abbigliamento. Dopo un trascorso da CEO in Brioni, il dottor Angeloni è adesso a capo della Fabbrica Sartoriale Italiana, che annovera tra i suoi progetti anche i brand Uman e Caruso. Uomo di estrema cultura e conclamata capacità imprenditoriale, Umberto Angeloni mi parla dell’importanza di tre fattori in un capo: estetica, qualità e funzionalità. “Tutto il resto è spreco” – aggiunge; e risulta impossibile non convenire con lui quando sostiene che spesso si è sacrificata la funzionalità, in nome di un’estetica, priva di qualità. Disquisiamo di organi vestigiali (la nostra conversazione ha inspirato ques’articolo), ma anche dell’inutile corsa al rialzo tra produttori quanto alle ore necessarie per realizzare un prodotto. Dall’abito alla camicia, si passa dalle 50 ore kitoniane alle 100 ore di qualche altro produttore nostrano, per giungere ai 50 o 80 passaggi a mano per una camicia. Dati fuorvianti per i consumatori.
Il concept della fabbrica sartoriale italiana è: abito intelato con numerosi passaggi a mano e opzione per il MtM. La “fabbrica” cura ben quindici progetti, tra i quali spiccano nomi di rilevanza mondiale, quali Dior, Balmain e Berluti. L’azienda, certificata ISO 9001 dal 2005, propone un moderno made in Italy, un bespoke off-the-rack, i cui benefici sono velocità, precisione, qualità e consistency di costo. Il taglio avviene su ogni capo singolarmente e i modelli diversi ammontano a diciassettemila. Ben 32 persone impiegate nel settore ricerca e sviluppo, 12 nella modellistica, per quella che il dottor Angeloni definisce un “atelier”, che dal concetto di “fabbrica” prende i tempi ridotti e la precisione, mentre dalla sartoria prende la qualità.
“Se dovesse scegliere tra la sartoria milanese e quella napoletana, quale sceglierebbe?” – “La domanda è mal posta. Il vero gentleman è un connoisseur, che da ogni realtà prende il meglio che essa può dargli, ecco perché il total look è l’antitesi dell’eleganza, benchè tutti i brand si ostinino in quel senso”. A Napoli sceglierei i tessuti che i sarti napoletani sanno lavorare meglio, mentre commissionerei una smoking jacket ad Henry Poole, che ne è ritenuto l’inventore. Lungi dal possedere oggetti per collezionarli, Angeloni preferisce trovare ciò che è perfetto per sé ed usarlo, ecco perché la Uman produce solo giacche blu. E a quelli che dicono che l’uomo che si veste di blu ha paura di esporsi, risponde che il blu è un colore intellettuale e moderno e, storicamente, è il colore dell’uomo. Nulla di più vero.
Bespoke hugs,
Fabio